Che GRANKUL(L)O!

A bordo dell'Enterprise di AmicoDiego, siamo atterrati sul pianeta dei desideri.

Quel pianeta dove il legno jksjfklj è morbido e resistente, costruito là dove david gnomo e la sua amica marmotta svedese dettano le regole del design, dove ti offrono salmone affumicato anche sul gelato e dove i bambini vengono risucchiati nella rete dalle palline colorate.

La missione: adottare un grankulla.

Evitando con maestria le innumerevoli tentazioni che offre il pianeta giallo-blu, l'impavida coppia si reca direttamente al settore divani e poltrone, senza dimenticare di prendere un numero imprecisato di matite, anche queste di legno jksjfklj, di cui il pianeta abbonda.

Nel reparto troneggia UNA grankulla, una poltrona color panna acida. Ma del fratello maggiore nessuna traccia.

Salvietta chiede informazioni ad una abitante del loco. Si sente rispondere che il grankulla in quella parte del pianeta non esiste o quantomeno la sua esistenza non è ritenuta rilevante ai fini della vendita.

La Salvietta è profondamente affranta, Holy profondamente incazzato.

Dall'alto un faro GLACIÄR dalla argentea luce, illumina un orfanello.

Lui era li, tra la polvere, le viti traballanti, scolorito, ma con una certa personalità.

Soprattutto con lo stesso prezzo di Grankulla traditore.

Exarby, così si chiama il bambino sperduto che abbiamo al fine adottato.

Exarby fin dall'inizio mostra una personalità vivace, a volte agisce con troppa autonomia.

Exarby, una volta sentitosi a suo agio, si è tranquillizzato.

Exarby è appena un pupo ma ci ha già dato tante soddisfazioni.

Poi la domenica dopo un pranzo con antipasti vari, spaghetti al sugo con le spuntature cucinato da Holy, spezzatino di maiale, insalata e vino, ha dato il meglio di sé.