Salvietta150x40 - Una Web Developer, Blogger, Creative Thinker, Social media enthusiast, expat italiana a Palma di Mallorca, co-fondatrice di @manoweb ed ora mamma

lunedì, novembre 17, 2008

lunedì, novembre 17, 2008
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Dibattito filosofico postprandiale: la barriera del Catania con Plasmati che abbassa i pantaloni per disorientare il portiere.

Holy: beh, è furbo il ragazzo, l'ha fatto per far vincere la squadra.
Salvietta: O_O furbo si. Non intelligente.
Holy: è lo stesso
Salvietta: no, la furbizia, ha a che vedere con il puro interesse personale.
Holy: ma noooo basta con questo atteggiamento all'italiana che associa la furbizia alla dsonestà!

Ecc ecc, vi risparmio la discussione che segue.

Naturalmente è una furbata.
E, furbescamente, tutto ha origine dall'archetipo del furbo che ci ha consegnato la letteratura: Odisseo o Ulisse qual dir si voglia.
Un Ulisse poco dantesco e un pò mascalzone, una sorta di imbroglione che, per convincere Filottete a tornare a combattere contro i troiani, o per fuggire dalla caverna di Polifemo o ancora per entrare a Troia, usa ogni mezzo per seguire il proprio fine: il più delle volte l'inganno, raramente, se necessario, anche il bene, perché «Odisseo non può permettersi di rinunciare nemmeno alla giustizia e alla bontà: potrebbero sempre tornare utili. Il malvagio che si dedica esclusivamente all'inganno e al male è ben lontano dall'essere abbastanza astuto».
Perché una cosa bisogna chiarirla: se è vero che molti malvagi sono astuti, non è altrettanto vero che tutti gli astuti sono malvagi, perché la furbizia è piuttosto l'anticamera dell'interesse, e non tutti gli interessi hanno come spinta motrice la cattiveria.
La storia, la morale, la politica, ne sono permeate.
Quindi, dopo Ulisse, a chi può toccare?
Ma naturalmente a colui che della furbizia fece una categoria della politica, sia pur nascondendola sotto le ali dorate della ragion di stato: Niccolò Machiavelli, un Machiavelli quasi più un furfante messo in scena dalla sua Mandragola che un raffinato teorico del Principe.
In ogni modo, rifuggendo dagli stereotipi (contemporneamente sguazzadoci dentro come un anguilla dei Sargassi), per me l'intelligente è un essere dotato di ampie capacità di analisi, comprendonio e sensibilità, intesa in senso lato del termine, quindi potenzialmente in grado di affrontare le situazioni della vita, anche se non è detto che poi "agisca"sempre.
Magari per qualche connotato caratteriale, potrebbe infatti bloccarsi e perciò, nel sentirsi impotente, soffrirebbe in misura maggiore di chi non è dotato della stessa sensibilità.
Il furbo, al contrario, agisce sempre perché spinto dalla molla dell'interesse personale non soffre mai dei blocchi di cui sopra. Spesso, disgraziatamente, il furbo è anche intelligente e utilizza le sue capacità in maniera distorta fregandosene una cippa lippa degli altri.

Un furbo tonto è abbastanza raro.

Parafrasando: il furbo è un intelligente paraculo.

Purtroppo, nella società attuale, e da sempre in quella italiana, furbizia è sinonimo di scaltrezza e quindi di intelligenza, ivi, di bravura nell'arte di saper aggiustare i cazzi propri.

Che l'intelligente si spacca la testa sulle cose lavora duro e otterrà poco dalla vita, mentre il furbo troverà la scorciatoia verrà osannato dalla gente e riconosiuto come luminare o pioniere e avrà gloria e riconoscimenti, diventando, chessò, primo ministro è un altra storia.

Comunque, caro Holy, con l'esempio del cubo di Rubik, siamo uno a zero per me.
E non mi sono nemmeno dovuta abbassare i pantaloni per distrarti...
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33 commenti:

  1. Quante storie...per uno che s'è calato le braghe, e poi pensa se il portiere era Omo quanto era furbo sto Plasmati, stava pure di spalle!

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  2. Ehi un momento..io il cubo di rubik l'ho finito...smontandolo, ma l'ho pur sempre finito.

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  3. Staccando i quadratini uno a uno. Non ti preoccupare, mio fratello si autotruffava per vincere i solitari...

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  4. Newton per una mela rivoluzionò la fisica, ma Salvietitas non è da meno, le basta un paio di mutande e trankete! Ti scatarra un trattato di socio-linguistica!
    Alice ammiratrice

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  5. Tutto ciò mi ha indotto uan riflessione.Il mio fattore Furbizia è prossimo allo zero, anzi...sfond ai numeri negativi.
    E' insano rammaricarsene?

    :)

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  6. Uhm ho pensato che sostanzialmente è una questione non di soggetto nè di predicato ma di complemento oggetto. Di ambito di applicazione. E anche come dici te di aggettivi che indichino la dedizione.
    Io per dire, non so se so intelligente, ma furba no di sicuro. Perchè una pole anche essere intelligente seduta ecco. Invece i furbi si devono fare.
    Che palle.
    Stancante.

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  7. È pieno il mondo, di furbi cretini. Al punto che per me i termini sono quasi sinonimi. Di solito il furbo, per ottenere legno e frutta rapidamente, invece di raccogliere frutti e cercare rami secchi sega un ramo. Spesso è anche quello su cui sta seduto, ma già semplicemente segando un ramo oggi e uno domani ammazza l'albero. L'intelligente non è che non è arrivato a concepire l'idea furba, ma ha capito che alla lunga non conveniva.
    Il furbo inoltre è dannoso perché, fregate le sue risorse, cerca di fregare quelle altrui. Ammazza un furbo, farai un favore al mondo.

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  8. beh, mettere sullo stesso piano furbizia e intelligenza e' tipico dei furbi. che se si sforzassero di piu' arriverebbero alle conclusioni intelligenti, e si accontentano delle scappatoie.

    sullepunte

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  9. Ahimè il popolo mi è contro in questa difesa della braga calata, volendo aggiungere alla parola furbo significati “meno negativi” come: astuto, scaltro, intelligente.Ad esempio, un chitarrista che all'improvviso si trovi a saltare un accordo e simuli tutto un'altro giro recuperando la cappellata fatta, o un attore che dimentica la parte e inizia l'improvvisazione. O un programmatore che usa accorgimenti "non previsti" per portare a termine il suo lavoro (mi ricorda qualcosa)... la discussone si basava su questo, sul fatto che esistono persone intelligenti come ad esempio un matematico, che magari per interpretazioni "canoniche" perdono la possibilità di raggiungere un risultato per altra via in tempo più breve. A mio parere qualsiasi cosa può essere usata a fin di bene, come arbitrario è il significato che possiamo dare a ogni parola. Se dico fesso a un amico nel contesto di una battuta, la parola non sarà di certo malevola nei suoi confronti, se dico Cavaliere a uno mica è detto che significhi per forza ladro e farabutto...no?

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  10. Ecco...mo arriva la Salvietta pestifera... già la vedo con quel suo ghigno da killer pronta a massacrare questo piccolo omuncolo che ... "come ha OSATO ???".

    La dovreste vedere come in posa guru sul divano continua a tichettare freneticamente le dita sulla tastiera, semicoperta dallo schermo del suo portatilone che tiene sulle gambe.

    Ha un infernale sorrisetto la Salvietta, sono molto preoccupato.

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  11. Il significato delle parole è si arbitrario, ma, senza creare un'inutile discussione sulla polemica linguistica sulla langue e sulla parole, a me sembra che tu confonda l'ottusità, ovvero l'incapacità di saper adoperare correttamente l'intelligenza a favore di un'acquisita staticità di pensiero che immobilizza le tanto decantate capacità del cervello umano.
    Mi stai paragonando de Bono alla furbizia?
    L'uso del pensiero laterale, le idee, le intuizioni, che si hanno fuori dal dominio della rigida catena logica del pensiero, non hanno nulla a che vedere con la FURBIZIA.

    Il cavaliere per me, o è un uomo a cavallo, o un personaggio dei miei tanto amati romanzi fantasy.

    Detto cio:

    alice: visto? Potrei improvvisare un trattato di semiotica strutturale creando un racconto sulle mutante che rispecchi un perfetto quadrato greimasiano ahahah

    amaracchia: credo sarebbe insano il contrario. Orsu' gioiamo della nostra deficienza di furbizia!

    zauberei: non sono sicura sull'ambito di applicazione. E' che giustificare il complemento, ne comporta poi la trasformazione in predicato.
    Si, so stanca pure io

    bostoniano: hai trovato l'esempio che cercavo. Ma perchè certi rami sono così resistenti?

    sullepunte: ohhhh cantagliele ad holy! Sono d'accordo al ziento per ziento

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  12. Sci vabbuò, ma pecchè uno che si chiama FURBO in Italia è un figlio di 'ndrocchia...e invece uno che gli dicono SMARTY in U.S. è un fico della madonna? Bostonià correggimi se sbaglio.

    P.s.: questo commento farà di me uno "smart ass", uno "scheming bastard" o un "crafty beggar"??

    RispondiElimina
  13. Holy, guarda che puoi tradurmi furbo anche in urdu, ma per me resta un cacciatore di scorciatoie. L'ha messa giù troppo bene Sullepunte...
    La questione dell'accordo sembrava rivolta a me, e OK, mi ha consentito più volte di salvarmi in corner. Ciò non toglie che la soluzione intelligente sarebbe stata studiare quando era il momento, invece di mettere pecette. Stesso concetto, anzi peggio, le scorciatoie dei programmatori: ci combatto tutti i giorni, perché di solito generano mostri intraducibili. No, mi spiace, su questa non ti seguo.

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  14. No, a dir la verità quello della chitarra l'ho ripreso da ricordi di quando stavo al campeggio e con i soliti 4 accordi alla Battisti mi spacciavo per grande suonatore.
    Ero molto "parasmarty" all'epoca.

    cmq per dirla in parole povere vi rimando a questa simpatica immagine

    http://www.etimo.it/gifpic/05/1d5a21.png

    scansione del dizionario "nonsochè" ove per furbo si intende SI quello che dite voi, però anche chi è talmente furbo da evitare gli inganni. Segno evidente che la parola non ha solo risvolti negativi.

    Che sarebbe alla fine quello che volevo intendere io.

    Convince? No? Vabè ne riparliamo domani che adesso c'ho da vedere Battlestar Galattica.

    P.s.:Sò furbo eh...

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  15. su una cosa per mestiere non posso non rispondere: (mettere vocina da maestrina incazzosa nella lettura, please. se avete un paio di occhiali spessi come fondi di bottiglia, indossate anche quelli)
    che sarebbe un matematico che non trova strade alternative e piu' veloci ma altrettanto valide per risolvere problemi? uno che esegue e applica formule altrui?!?
    quello e' un ingegnere. (pausa artistica per far sentire il peso della distinzione)
    i matematici di mestiere per l'appunto *cercano* (cerchiamo va') soluzioni corrette e generalizzabili.
    di nuovo, non confondiamo chi fa le cose e chi le usa per fare altre cose.

    ah uno che evita gli inganni e' spesso uno che di suo li formula, e quindi li identifica. poi metterli in atto o meno, distinguere se e' opportuno, e' intelligenza.

    ammazza come m'e' uscita acida... e' che proprio mi ha trafitto - manco punto - sul vivo.

    sullepunte che ora mangia qualcosa e torna buona buona in un angolino

    RispondiElimina
  16. "...che sarebbe un matematico che non trova strade alternative e piu' veloci ma altrettanto valide per risolvere problemi? uno che esegue e applica formule altrui?!?..."

    Spesso usiamo pensare che chi fa il furbo copiando è un ladro, peró non dimentichiamoci che copiando da altri si sono fatte le grandi civiltá e le grandi menti.
    Anche Einstein copiava, non per questo era un ladro o un farabutto, semplicemente non si è messo li a riscrivere tutta la storia della matematica.
    I Romani hanno copiato tutto (Salvietta docet), è per questo che oggi possiamo passeggiare per il foro romano... ripeto, dipende dal significato che vogliamo dare alla parola (positivo/negativo).

    E poi poveri Ingegneri che ti hanno fatto??

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  17. dove ho scritto copiare????


    sullepunte

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  18. - titolo del post: "Tutte le volpi alla fine si rivedono in pellicceria"
    Le volpi che fanno? rubano...

    - commento n.7, bostoniano: "Il furbo inoltre è dannoso perché, fregate le sue risorse, cerca di fregare quelle altrui.."
    Onde per cui la quale il furbo ruba

    - commento n.15, sullepunte "..uno che esegue e applica formule altrui?!?"
    Cioè si appropria INDEBITAMENTE dell'altrui creato...¿¿¿forse ruba???


    insomma letti questi commenti, nella mia machiavellica mente da programmatorucolo ho idealmente scritto questo programmillo:

    Se
    furbo=ladro
    e
    prendere spunto da cose che hanno fatto altri = copiare rubare idee
    e se
    sub se
    il furbo ruba idee = copia
    allora:
    allora:

    Condizione 1
    Einstein era un ladro

    Condizione 2
    Siamo tutti ladri perchè furbescamente ci appropriamo di conoscenze acquisite da altri in ogni secondo della nostra vita.

    Condizione 3
    Per essere tutti onesti dovremmo essere una massa di ignoranti



    Non contento del mio commento precedente, ho anche "preso in prestito" quest'altro articolo (continuo a rubare...sono furbo io!!hihihi)

    Nel 1905 Einstein pubblicava il suo "sull'elettrodinamica dei corpi in movimento", l'articolo con il quale presentava il principio di relatività ristretta. Nello stesso anno era uscito un lavoro di Poincaré, "Sull'elettrodinamica dell'elettrone", in cui la parte matematica è equivalente a quella di Einstein. Ora, le biografie danno per scontato che Einstein non conoscesse ancora quel preciso lavoro di Poincaré, ma ne conosceva senz'altro i lavori precedenti, ed entrambi conoscevano senz'altro i lavori di Lorentz, visto che ne avevano usato le equazioni come base per i propri lavori. Cosa che, del resto, si fa tranquillamente: in scienza i lavori di autori precedenti sono usati, e così deve essere, come base per lavori più ampi successivi.

    Ma ritorniamo alla etimologia della parola:
    furbescamente (avv.) In modo furbesco. o anche scaltramente.

    e dunque:

    Scaltro: astuto, sagace, accorto, pratico, esperto.

    Dai su, ditemi che c'ho ragione io e non se ne parla piú.
    E tutto questo perchè? Perchè un tizio che posizionatosi in barriera in uno squallido campo di calcio di una cittá di provincia si è fatto calare le braghe.
    Tutto ció ha dell'incredibile, sará mica il "butterfly effect" applicato alle chiappe di un calciatore?

    RispondiElimina
  19. Holy, no. Non hai ragione. Perché stai furbescamente confondendo l'atto dello studiare, replicare ed affinare con quello dell'appropriarsi indebitamente. Uno scaltro, furbo lavoro di semplificazione e decontestualizzazione che potrebbe farti dare ragione in un tribunale - luogo d'elezione dei furbi - ma non presso di me! ;-)

    RispondiElimina
  20. @_@.....patatì io nn sono nè intelligente è ne furba.....questo vuol dire che me la prendo in quel posto? Vabbè ci sono abituata.Vi amo patatini

    RispondiElimina
  21. Sono in linea con te. Però dico, l'intelligenza con la furbizia, è tipo l'insieme N dei naturali che contiene gli interi?

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  22. Più che i numeri primi io spero che il rapporto intelligenti / furbi(inteso in maniera negativa) sia come l'insieme N dei naturali che contiene la serie di Fibonacci, una serie di numeri messi li a cavolo che talvolta si replicano, come il furbo Stronzio, che talvolta si replica anche.

    Conosco un tizio molto ma molto intelligente, che un paio di decadi fa decise di dare come tesi di laurea uno studio sui sistemi operativi dell'epoca.Il tizio scontento della scarsa affidabilità di essi si mise al lavoro e ne creò uno per conto suo, poi mise la notizia su una Bullettin Board (all'epoca ancora non esisteva internet), in breve gli risposero in molti chiedendo di condividere informazioni.
    Il tizio si chiamava Linus, ed era molto ma molto intelligente.Il suo sistema operativo permetteva ai computer dell'epoca di risparmiare un bel po di memoria (che a quei tempi era come l'acqua in mezzo al deserto), in questo modo funzionavano solo i programmi che venivano richiamati dall'utente, mentre gli altri programmini se ne stavano belli quieti in attesa di essere attivati.
    Con l'esplosione di internet, altre persone molto molto intelligenti si unirono al tipo buffo e panciuto, e il sistema operativo crebbe e crebbe fino ad arrivare ai giorni nostri, ed attualmente è il sistema operativo più sicuro, potente e meraviglioso di tutti i tempi.

    Ma nessuno lo usa.


    Conosco un'altro tizio che ai tempi dell'università era un vero scansafatiche, un "nerd" come lo chiamerebbero oggi. Il tizio, tale William, anche se adorava i computer non era quel che si dice "una cima". Un giorno lui e due suoi amici decisero di lanciarsi nella costruzione di un sistema operativo per venderlo ma non riuscendoci ne comprarono uno e lo vendettero a dieci volte il suo prezzo. Dopodichè si presentarono alla corte di IBM promettendo di creare un sistema ancora più bello e splendente, con tante finestrelle che si aprivano e si chiudevano.In realtà non avevano un ciufolo in mano, e allora il tizio che fece? Abbindolò un'altro tizio di nome Steve (che aveva anche lui un sistema operativo che girava solo su costosissimi computer che a poco servivano e servono tuttora), e copiò di sana pianta tutto il sistema operativo.
    Con il tempo il giovane William prese il predominio del mercato, "un computer in ogni casa!" diceva. E grazie, su tutti i PC c'era il suo sistema!
    E arriviamo ai giorni nostri, dove l'ennesimo sistema operativo di William non fa altro che bloccare i nostri pc, il giovane Bill ormai ricco sfondato se n'è andato in pensione con i soldi di 3/4 di mondo lasciandoci come eredità un video suo dove lui gioca a world of warcraft mentre noi smadonniamo all'ennesima formattazione.

    Però il sistema di Bill sta sul 95% dei pc.


    QUesto è il chiaro esempio della differenza tra intelligenza e furbizia.
    Ondepercuilaquale io non sono furbo.

    RispondiElimina
  23. Posto che, i vostri commenti hanno scatenato una discussione tra me e holy terminata 20 secondi fa, partita dall'assunto del post, inframezzata dall'utilizzo corretto delle parole onde evitare fraintendimenti, conclusasi con un caffè e con un 'volemose bbene' pur rimanendo ancorati alle nostre iniziali posizioni, devo dire che ho goduto nel vedere holy tanto impegnato nella ricerca di prove da portare sul banco dell'imputato, il Furbo intendo.
    Sintetizzo il Salvietta pensiero:
    Furbizia: espediente/ancòra
    Intelligenza: capacità/timone
    Con la seconda posso muovermi, viaggiare, attraversare tempeste, ma arrivare al porto sarà un immensa soddisfazione. Non arrivarci, anche.

    RispondiElimina
  24. Ah patatini, te amo anche io!E non è vero che non sei intelligente

    RispondiElimina
  25. ma quale INDEBITAMENTE e quale rubato!!!
    le parole sono importanti!! (cit.) e travisarle per contestare (due volte di fila) e' non solo fallace ma pure fazioso.

    contesta i contenuti reali, se hai ragione non ti sara' difficile.

    anche se mi sa che ha ragione la salvietta, a dire che basta cosi' ed e' ora del caffe'.

    sullepunte

    RispondiElimina
  26. MA CHE FALLACE E FAZIOSO!!!

    per favore vatti a pigliare il vocabolario e leggi.

    Rubare=appropriarsi indebitamente

    E un conto è informarsi sul reale significato delle parole, un'altro è incaponirsi su una cosa.

    Saró pure ignorante, peró se c'è qualcuno che è fallace e fazioso in questo caso non sono io.

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  27. Il furbo Stronzio si replica a manetta! In giro è pieno, di Stronzi... ;-P

    Comunque, il tuo esempio su chi è intelligente e chi è furbo (Linus e William) è perfetto. Uno ha creato, l'altro ha rubato e ci ha fatto su una fortuna (così si evince dal tuo racconto, eh?).
    Il risultato dovrebbe far riflettere su cosa convenga essere? Certamente. Qui però se ne faceva una questione di tipo morale, non realistico. Chi avremmo dovuto affogare da bambino, l'autore (aggratis) del sistema perfetto o il venditore di frigoriferi agli eschimesi?

    Insomma, Holy, qui non si capisce. Sostieni un punto e poi tiri acqua al mio mulino. "Fallace e fazioso" non sono le parole che userei, ma "un filino confuso" forse sì. Mi sa che la verità è che non riesci a non riconoscere al furbo una sua grandezza (difficile non farlo, di fronte al retaggio che ha lasciato William) ma che in fondo sta sul cazzo pure a te. Il che ti porta a fare l'avvocato del diavolo, perché senti che abbiamo ragione a detestare i furbi ma che questo non esaurisce il discorso di una loro valenza positiva. Il che ti mette in una posizione scomodissima! Quindi, perché non dire che "ci siamo capiti, affanculo la ragione, famose 'stu cafè?"

    RispondiElimina
  28. Guarda, se me lo dici così amorevolmente ben accetto lu cafè. Siamo un poco furbi e terminiamo questa inutile disputa.

    (hihihihi)

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  29. Sapaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa!!!!!!! Sono connessa tramite wirless, sto studiando in biblioteca. Se domani non lavori io sono di nuovo qui così parliamo, è da tanto che non ci sentiamo! Ormai la biblioteca è la mia seconda casa, amo studiare nel silenzio e circondata da libri!!! E' stimolante...
    Besos

    RispondiElimina
  30. Non sarà un contributo profondo alla discussione, ma Salvietta, ti dò ragione a prescindere, solo per il titolo che hai scelto =)

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  31. Sapa: ma msn no? P.S. E comunque sabato mattina non eri on line...
    Babà: Yuppyy esco vittoriosa dal confronto:-)

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  32. non ne sei uscita vittoriosa... e un giorno ti sei pure tradita eheh

    RispondiElimina

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