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lunedì, ottobre 08, 2007

lunedì, ottobre 08, 2007
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Le notti tra la domenica e il lunedì sono notti “speciali”.
Sono le notti dedicate espressamente alla pulizia. Mi spiego: durante la settimana gli operatori ecologici locali, svolgono il loro lavoro senza sosta, per 24h, ogni ora, a bordo dei loro carri armati. Devo ancora capire se, come e dove si danno il cambio, o se sono criminali assoldati dal dipartimento M.I.B, probabilmente costretti a scontare la loro pena nella ridente cittadina.

Il duro lavoro settimanale, viene poi raddoppiato nei giorni festivi per poi raggiungere l'acme la domenica notte: nel buio avvolgente, omini dall'espressione e dalle movenze simili, vengono sguinzagliati per tutta la città a bordo di alcuni mezzi presi in prestito al museo dell’automobile.
L’inizio dei lavori coincide con la fase REM e ti accompagna attraverso le varie fasi del sonno semplicemente tenendoti sveglio.
Il primo camion fa il suo debutto distinguendosi per l’inconfondibile rumore di una betoniera in azione, fusa con una yamaha drugstore 650, un vero gioiellino della moderna meccanica, assemblato appositamente per la raccolta di sacchi con materiale da riciclo non identificato.

Durante la fase di triturazione, il rumore generato è simile a quello di un macchinario per il taglio di piastre in acciaio inossidabile con tanto di stridori, cigolii, bloccaggio del compressore per surriscaldamento.

Quando finalmente l’agonia della frantumazione è finita, il camion è pronto a riprendere la sua marcia, deciso a compiere la propria missione: con lo scatto di un locomotore a carbone e la discrezione di uno shuttle che scalda i motori, il fulgido esempio di un avvenieristica ingegneria automobilistica si dirige verso i cassonetti successivi.

20 metri più avanti.

L’armata Brancaleone rientra nelle sue funzioni a pieno regime.

Da mezzanotte in poi la processione ha un andamento ciclico, continuo, con soste lunghe, in cui alle attività di sbriciolamento e polverizzazione seguono scoppi di granate e cigolii sinistri, che trivellano i timpani degli insonni abitanti del quartiere.

Un andirivieni degli omini del M.I.B che, con fervore ed energia spingono i cassonetti avanti e indietro raschiando via parte dell’asfalto e poi, bottiglie che si sgretolano, rumori e martellamenti vari, ingranaggi che alimentano le docili macchine.

Talvolta, poiché non sono di fretta, si soffermano in mezzo alla strada a discutere sulle leggi di Newton, sul moto delle comete, sulle teorie dei buchi neri, le eclissi, le perturbazioni nel moto dei pianeti, la caduta dei corpi, il funzionamento del pendolo, formulando veri e propri sillogismi degni dell'aristotelica filosofia e molti altri interessanti argomenti, per il semplice fatto che la cultura va alimentata.


Il culmine è raggiunto verso le 3,30 del mattino quando arriva lo squadrone dei profughi Russi per il prelievo di materiale organico e non. Una miriade di simpatici ometti vestiti di scuro, trainano carretti e spingono passeggini vuoti dirigendosi verso i cassonetti. Una volta raggiunti, li spingono fino al retro del relitto inventandosi ogni volta un modo diverso per vivacizzare la fase di sonno profondo dell’intero vicinato.

Dal salto carpiato, al lancio dell'omino più leggero, al salta tu che io ti tengo.

Da questo momento in poi, il susseguirsi di mezzi corazzati del reparto “operatori ecologici" è quasi continuo fino alle 7.30 del mattino quando, con evidenti segni di stress e nervosismo, ti giri e spegni la sveglia.

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4 commenti:

  1. Mi pare che all'appello mancherebbero solo Il Castello Errante di Howl, i 747 Jumbo di Barahas, due coccodrilli ed un orangutan.Se vuoi faccio uno squillo ai piloti qui di fianco a casa mia e li faccio passare.Per il castello non ricordo il prefisso del giappone.Coccodrilli e orangutan cazzeggiano di continuo nell'armadio di casa mia.

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  2. I coccodrilli e gli orangutan che ho visto anche io???eeheh

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  3. dunque, vediamo un po'.
    raccogliendo in un volumetto tascabile i vostri report dalla spagna, direi che si potrebbe mandare in pezzi l'annosa bolla d'aria che riempie la bocca e gli occhi di metà degli italiani dai 25 ai 50 quando sospira la parola "SPAAAAGNAAAA" - che la "a" è quella di una bocca semiaperta da ebete.
    prima vittima della cruciale disillusione e dell'epifania di verità: il sottoscritto (che oltretutto pronuncia "ITAAALIAAAA" con la "a" che è quella della bocca di un castoro, ma vagamente disgustato!!)

    deciso. vado in finlandia. lì, alla prima notte di gelo, i camion della nettezza urbana restano congelati in strada fino a giugno.
    e anche i rifiuti.

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  4. Dai però...almeno puliscono e fanno la raccolta differenziata. Anche se la Finlandia mi attira non poco:-)

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