Salvietta150x40 - Una Web Developer, Blogger, Creative Thinker, Social media enthusiast, expat italiana a Palma di Mallorca, co-fondatrice di @manoweb ed ora mamma

martedì, novembre 06, 2007

martedì, novembre 06, 2007
3

La Salvietta ci riprova. Si torna al “Paradiso del Cappuccino”.

La simpatica ragazza sorella dell'orso bruno marsicano in preda a dolori addominali non è di turno. Al suo posto il Raul Bova mallorquino. Senza commenti.

Ordino con la bava alla bocca (e non per la fame) un caffè.

Mentre attendo il ritorno del barista gnocco, mi accorgo che l'uomo seduto affianco al mio tavolo ha appena ricevuto un cappuccino in uno di quei bicchieri di carta colorati che solitamente si vedono solo nei telefilm americani e che fanno molto manager, soprattutto se bevuti correndo e guardando in continuazione l'orologio. L'uomo, vestito di tutto punto, comincia a sorseggiare la bevanda con charme ed eleganza, portando il cartaceo calice sulle labbra come fosse una flute di champagne bevuta durante una serata di gala. Spettacolo memorabile.

Sir Arcibald sfoglia beatamente il giornale.

Improvvisamente i suoi occhi si fanno vitrei, le mani a stento riescono a tenere saldo il quotidiano, le sue labbra cominciano a vibrare (tipo labbro superiore in preda a scossa tellurica, cosa alla quale non avevo mai assistito).

Conosco quell'espressione e a quanto pare è ben nota a tutti i presenti...

Visibilmente imbarazzato nel mostrare un'attività tanto privata in un esibizione pubblica, su un palco illuminato e amplificato da migliaia di watt, sir Arcibald tenta di dissimulare, invano.

Poi qualcosa cambia.

La dimensione del gesto agonistico prende il sopravvento, le regole del galateo anglosassone si rompono.

Si guarda all'uomo sul palco, pronto al debutto, come fosse un atleta del salto in alto prima della rincorsa.

Sir Arcibald cerca la concentrazione, beve un sorso di caffè detergendosi le labbra con apparente calma, piega la testa, deglutisce, contrae gli addominali.

Sembra guardarsi dentro per cercare la meta, come il saltatore in alto guarda l'asticella.

Qualcuno tra il pubblico per spezzare la tensione, cerca di rivolgere lo sguardo altrove.

Sugli astanti cala il silenzio.

Ancora qualche lungo secondo di compressione.

Poi l'atleta compie il gesto.

Cesso raggiunto.

META!

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...

3 commenti:

  1. sto morendo dal ridere...povero sir Archibald, tanta grazia finita in m....
    ;)

    RispondiElimina
  2. @fair: ahaha bravissima!
    @strawberry: meglio non indagare, ho un brutto presentimento

    RispondiElimina

Criticate,rimproverate,censurate la Salvietta