Oggi mi sono sentita a casa.
Intendo a casa mia, in Italia, a Capital City.
Condominio in zona residenziale, interno 3.
Anche qui, nel piso zona centrale interno 1 della ridente cittadina, non ti senti mai solo, sempre circondato da un avvolgente magma sonoro, dagli odori soavi e pastosi ma comunque curiosi, essenze che penetrano gradualmente nelle narici e inibiscono parzialmente il respiro, aromi esotici che ti investono trasportandoti nel cuore della foresta pluviale.
Proprio la, dove i cannibali banchettano.
E mentre il convivio procede tra l'intimo chiacchiericcio delle allegre comari mallorquine e l'inequivocabile barrito di gradimento emesso dal capo branco (quale simbolo delle più alte virtù umane), vengo travolta da una musica angelica.
Sul lato sinistro vive l'apprendista pianista sessantenne che suona pezzi dello Zecchino d’Oro spagnolo cercando d’interpretare, fallendo miseramente, un ornitorinco sordo.
Sul lato destro, per bilanciare la situazione ed evitare che il mio emisfero cerebrale sinistro chieda l'autorizzazione per l'eutanasia, c'è la bambina prodigio che suona Rachmaninov.
Un' ode alla cacofonia, un inno alla dissoluzione e alla precarietà delle strutture musicali moderne.
Al suono dell'inebriante musica gli usci si aprono, lasciando il campo al parossismo di danze seguite da scene di inaudita teatralità barocca, è il vertice di raffinatezza, lirismo, pittoricismo ed immaginazione del cosiddetto filone “litigi condominiali for dummies”.
Il condominio si trasforma in una base d'addestramento dell'ejercito espanol.
Accalcata in una cubatura relativamente ristretta, un coacervo di personalità maniacali, psicotiche e nevrotiche, che viene a bussare alla tua porta per chiedere e pretendere cordialmente il tuo appoggio.
Finite le esercitazioni, arriva la banda della settima flotta, composta da 2 anziani orchestrali che, non essendosi accorti di nulla (ma guarda che strano...), chiedono e pretendono cordialmente spiegazioni dettagliate.
Coraggio Salvietta, lo sai che come diceva John Donne, "Nessun uomo è un'isola". Nel tuo caso non si può parlare nemmeno di arcipelaghi pacifici.
RispondiElimina(almeno fa molto "aria di casa mia", tu esimiti con disinvoltura...)
mariavergine! ma qui c'è materiale per un film. almodovar, trema!
RispondiEliminadevo venire li, per scrivere la sceneggiatura del mio film-sogno!
RispondiEliminaholyvero: manca solo la signora del piano di sotto belga che balla la salsa alle 3 di notte e sono proprio a casa:-)
RispondiEliminakatika: non sai quanto! Almodovar rimarrebbe piacevolmente sopreso dalla ricchezza della fauna locale
mammaepoi: B non ti preoccupare ti tengo aggiornata...
pero que jaleo constante, este piso es la monda! :D
RispondiEliminano vabbè, ma anche a Roma godi del piacere di queste sinfonie?
RispondiEliminaio ho solo i vicini che si insultano da un piano all'altro. e oramai non mi appassionano più.
perdindirindina
sobritish: esto es apenas un copo de nieve en la punta del iceberg
RispondiEliminacangu: a roma a volte è peggio o_O
effettivamente, sembra un film italiano degli anni 60-70!
RispondiElimina(finalmente mi svelo...)
RispondiEliminaSe vai avanti così ci scappa davvero un film! Ovviamente sarebbe la volta buona per conoscerti per forza :D
@fedescalfi: ciao fede! E' un piacere vederti anche qui:-D
RispondiEliminasalvietta, pensavi fosse facile liberarti di me! muahahaha
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