Prendere una fetta di pane rustico, tagliarla, spalmare una dose massiccia di ricotta sulle due facce interne, cospargere abbondantemente di zucchero, mangiare con gusto, prenotare il dentista.
Merenda della mia infanzia.
La Salvietta consumava con gusto ed in grandi quantità il pane con la ricotta e lo zucchero, incentivata dai genitori e dai parenti prossimi.
Era questo un tipico esempio di mentalità post-bellica.
In quegli anni, infatti, lo zucchero bianco veniva considerato un alimento di grande valore nutritivo, in grado di accrescere lo sviluppo fisico e mentale.
L'unica certezza che mi è rimasta dopo tutti quei pani zucchero e ricotta è che sicuramente l'Associazione Medici Dentisti aveva messo lo zampino nel diffondere le virtù di questa delizia.
Qualche genitore salutista, rinforzava il pane con lo zucchero e la ricotta con una spruzzata di vino rosso.
Io ho 4 capsule, un'intolleranza al lattosio e una predilezione per il Montepulciano d'Abruzzo.
Mi rendo conto come la predilezione per il Montepulciano d'Abruzzo possa essere un problema (con buona pace di Holydrinker). In un mondo dove esistono il Chianti e l'Aglianico del Vulture, in particolare.
RispondiEliminaIo conoscevo la variante col burro al posto della ricotta, probabilmente dovuta alla zona di provenienza, ma temo che gli effetti siano gli stessi. Per ora io sono ferma a congrue donazioni al dentista paesano...
RispondiElimina:D:D:D Questo post mi ha fatto morire da ridere! In Spagna era uguale, zucchero e cioccolata come se piovesse!
RispondiEliminabostoniano: che poi quello degli zii ha un retrogusto acidognolo, e più è acido più piace! Mah! Sti abruzzesi...
RispondiEliminafedescalfi: la versione con il burro la conosco anche io, solo che sopra ci mettevo il cacao, o meglio il nesquik.
sobritish: anche ora nuria..anche ora..
Beh, anche il Trebbiano ed il Cerasuolo non scherzano, potrei consigliare a lorsignori l'annata 2005...ottima per bianchi, rossi e rosè(particolarmente afrodisiaco con le damigelle).Mi permetto di consigliare un buon Cataldi Madonna podotto nelle assolate vigne teatine.
RispondiEliminaSe invece vogliamo andare sull'internazionale suggerirei un Rojo Rioja (mi consentano il gioco di parole), e/o a scelta con pescato, un ottimo blanco mallorquino sperimentato la scorsa settimana con ottimi risultati.
W LABBRUZZ!!!
Perdoname españa, es tinto!!!no es rojoooo!Que malrojo...ahahah
RispondiEliminale mamme romane sono da arresto. ma perchè il pezzo di 200 km quadrati di pizza bianca con otto chili di sale che trasuda trigliceridi???? ne vogliamo parlare?
RispondiEliminasante donne
buoooona la tua merenda!!
RispondiEliminaIo mangiavo sempre un ovetto...
.. di gallina, mica quelli di cioccolato.
Comunque ho colto la palle... e mi sono sbottonata anch'io :D
Ciao!
Salvietta...E ti è andata bene!
RispondiEliminaIo in terra piemontese mangiavo con gusto, ignara del pericolo, la "soma d'aJ", ovvero pane bello secco su cui sgrattare generosamente uno spicchio d'aglio e poi tutto irrorato d'olio.
Praticamente a 4 anni avevo l'alito da gatto randagio tutto il giorno!
E poi dicono che noi piemontesi siamo un po' chiusi...chiusi in casa, con un alito millefiori che altro fai??
P.S. Ti ho scoperto sul mondo di Elasti e da allora ti seguo con occhi curiosi e divertiti!
LaSciroppata
holy: errori ragazzo, ancora errori...;-)
RispondiEliminacangurina: mamma mia io mi ricordo che con 500 lire ti davano un materasso 50x70cm di pizza bianca!
giangina: ho raccolto i bottoni;-D
mblue: ahahah mi hai fatto morire dal ridere! Quando vado in Abruzzo mia zia struscia un'intera piantina d'aglio sopra una bruschetta. Si sa, i vampiri in Abruzzo sono molto pericolosi...
Holy, e del Montepulciano Masciarelli riserva Marina Cvetic che mi dici? Il vino ruffiano per eccellenza, tanto puttana che secondo me non è neanche un Montepulciano rispettabile. Però piace al colto e all'inclita... A me comunque piaceva tanto Bruno Nicodemi. Invece il Valentini, mi spiace, l'ho sempre trovato troppo pompato
RispondiEliminaNicodemi Bruno lo conosco di persona, è nù brave guaglione, i vitigni sono anche un poco arcigni ahahah.
RispondiEliminaInvece chiamare un vino Cvetic (e ti lascio immaginare chi sia sta marina) mi pare un poco di cattivo gusto.Anche se il cerasuolo fa paura.
Ad ogni modo vengono tutti dalla stessa zona anche se il Dott.Nicodemi ha acquistato 230 Ha. del vitigno "Colonnella" (not bad).
E' che proveniendo da scuola "Firemans" me ne intendo abbastanza...già i pompieri bevono, poi mettere una caserma nel bel mezzo dei vigneti (Vedi distaccamento Nereto)!!!
Azzo ho scritto???Firemen, o Firefighters!!!
RispondiEliminaVersione burro e zucchero anche per me. Anche se adesso la sola idea mi fa rabbrividire!!
RispondiEliminaComunque sempre meglio delle merendine
Holy, ho ricevuto il messaggio in chat fuori tempo massimo (ero andato via scordandomi MSN aperto). Ma ancora diamo credito a Wine Spectator? Per quelli, per fare un rosso buono basta sciogliere in acqua una marmellata di frutti rossi con pepe, baccello di vaniglia, spruzzo di vodka, acido lattico e una punta di lucido da scarpe (per i tannini)...
RispondiEliminaVabbè, si esagera un po', ma certo che la tendenza tutta americana a favorire allappevoli fruttoni-legnoni assolutamente inadatti ad accompagnare un pasto che non preveda ketchup o patate dolci è lampante.
Boston, concordo pienamente, peró nella lista c'è anche quel vinello di Santorini li, che preso a Fira ,su una terrazza assolata alle 2 di pomeriggio ,con una vista mozzafiato sulla caldera, con un buon polpo al limone... me lo farei per endovena a damigiane.
RispondiEliminaOdio bere vino.MUAHUAHUAHUAHUAHUAH!!!
Scusa, mi sono lasciato trascinare dai ricordi...
RispondiEliminaSi, è vero...gli americani fanno tante zzozzerie.Compreso il vino nella Coca Cola.
Non me ne voglia il Bro, lui beve solo Coca, anzi, è un intenditore di Coca.
Ugh... Ma il vino nella cocacola (o il contrario) non è una perversione tutta spagnola che va sotto il nome di Calimocho?
RispondiEliminaSi però è scientificamente provato che il Ribeira del Duero Rojo si sposa bene con la Coca Cola...eheheh.
RispondiEliminaCalimocho fa rima con Bottillon, e giusto domani sera ne ho uno per la mia despedida.
Che ricordi il Calimocho, vero Salviè?!?!
Si...che ricordi! Anna ci sei? Te lo ricordi il calimocho?:-)
RispondiEliminaIl Ribera del Duero con la cocacola??? Holyfou, devi essere un po' fuori o pieno di grana: il rosso più caro (e oserei dire pregiato) della penisola iberica e me lo cocacoli???
RispondiEliminaDalle mie parti si usa(va) l'ovetto sbattuto al mattino ed una bella fetta di pane e pomodoro (con pane materanp DOC)!
RispondiEliminaL'obesità era assicurata!
Ehhhh ma cosa ci vuoi faVe mio caVo, noi Vicchi di Palma di MaioVca usiamo beVe le cose piú oViginali...e poi...queste spiagge e questo maVe oVmai sono soVpassati. Siamo sempVe alla ViceVca di un nuovo diverVtimento...
RispondiEliminabostoniano e holy: io osservo in silenzio aspettando l'ora della degustazione. Ho un palato esigente, io.
RispondiEliminamitile: na cosetta leggera...anche mia nonna mi preparava l'ovetto sbattuto corretto con un goccio (mezza tazza) di caffè.
Ora si spiegano molte cose.
OK. Un calimocho per Salvietta, pronto! Col Penedés e Coca Zero, agitato, non mescolato
RispondiEliminaCaspita sei un maestro! La chicca della coca zero te l'ha detta holy?
RispondiEliminaNo, che ne sapevo io...io sono abituato ai Calimochos di Cesar, quelli con il rosso cafonesco da 1 euro e la Coca cola 1,5 lt. con la bottiglia di plastica ancora impolverata....il tutto servito dentro na busta di plastica dello SMA....ahahha
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